Il Conservatorio per la Settimana della memoria 2016. Responsabilità, colpe, resistenze, opposizioni: scelte individuali e collettive durante la Shoah
Dal 22 al 28 gennaio 2016
Memoria ovvero Responsabilità. Nessuno può chiamarsi fuori. Nessuno può dire “io non sapevo.. mi occupavo del mio”
È questo il monito lanciato dal percorso didattico e culturale proposto quest’anno dal Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” in collaborazione col Liceo Coreutico Musicale “Isabella d’Este” e Istituto “Carlo d’Arco”. Percorso composito di approfondimento, di documentazione, di azione scenica e di musica. Musica a commento, musica a testimonianza, musica a lenimento. Il tema centrale è la figuretta grigia ed insignificante di Adolf Eichmann, il “ragioniere della morte”, l’emblema di quella banalità del male così lucidamente enunciata da Hanna Arendt, quel male dal volto ordinato e rassicurante del grigio burocrate che “fa il suo dovere”, che ordina carte e numeri senza alzare gli occhi dalla sua tranquilla scrivania. Non guarda oltre, non è interessato a comprendere il vasto disegno di sterminio di cui la sua figura è funzionale ingranaggio. Quel male così banale, fatto di carte, di conti, di abitudini, di ordinata quotidianità, di colpevole miopia minaccia anche la contemporaneità. Quel male oggi è nello sguardo distratto alle immagini di tragici cortei di morte da cui l’umanità si svela come epifania dolente nella sembianze di un bimbo con scarpette, maglietta rossa e bragotte abbandonato inerte sulla battigia del mare nostro. Il male è nello sgomento presto dimenticato. Nell’abitudine alle immagini di sofferenza e di morte. Nel richiudersi nelle nostre piccole vite dai tanti problemi quotidiani. Nel chiamarsi fuori... Non saremo proprio noi a dover salvare il mondo!? E invece no! Siamo uomini e nulla dell’uomo può esserci alieno. La nostra umanità ci richiama alla responsabilità dell’altro e quindi alla responsabilità della storia. A questo siamo chiamati: “virtute e canoscenza”. Il racconto del male è duro e scomodo, ma doveroso e il percorso della conoscenza è anche dolore... La musica tuttavia lenisce, accompagna, ritesse e ricompone. Ecco il senso di un percorso articolato di arte e conoscenza che il nostro Conservatorio ha messo in campo insieme al Liceo “Isabella d’Este”. Giovani musicisti e studenti, insieme a docenti appassionati offrono alle scuole e alla cittadinanza una loro produzione culturale ancora una volta di alto profilo, di grande valenza. Il loro impegno è un grande tributo al dovere di una memoria che non può che essere monito per il presente. A loro va la nostra più profonda gratitudine: a questi giovani, ai loro docenti, a tutto lo staff tecnico di supporto, al Presidente Onorario prof. Sergio Cordibella, al Presidente dell’Associazione Amici del Conservatorio Maestro Giordano Fermi, alla Dirigente dell’Istituto Superiore “d’Arco-Este” prof.ssa Maria Rosa Cremonesi, al prof. Andrea Ranzato, a quanti si sono cimentati a vario titolo in questa impresa grande e a quella straordinaria fucina di arte, di idee e di cuore che è la prof.ssa Giovanna Maresta.
M.o Salvatore Spanò, Direttore del Conservatorio
Dott.ssa Francesca Zaltieri, Presidente del Conservatorio