Il valore e il dovere della Memoria tra passato, presente e futuro

Il valore e il dovere della Memoria tra passato, presente e futuro

Lezione:
prof. Bruno Maida (Ricercatore di Storia Contemporanea all’Università di Torino)
Presentazione a cura del prof. Andrea Ranzato (Liceo delle Scienze Umane / Liceo Musicale “Isabella d’Este” di Mantova)
 
Riflessione sul valore della Memoria e sugli impegni delle giovani generazioni nell’epoca in cui, una volta venuti meno i testimoni diretti della Shoah, appaiono nuovi scenari storiografici ed educativi per la conservazione del ricordo.

Quando

  • Giovedì, 19 Gennaio 2017 10:00

L'evento fa parte della rassegna "Il Conservatorio per la Settimana della memoria 2017"

Icona del PDF Programma completo della rassegna, Icona del PDF Locandina della rassegna

Il Conservatorio per la Settimana della memoria 2017. Il passaggio del testimone alle generazioni nate dopo la Shoah

Dal 19 al 29 gennaio 2017

La rassegna è dedicata al Prof. Sergio Cordibella

La celebrazione della memoria della Shoah è uno dei momenti culminanti della produzione del Conservatorio “Lucio Campiani” e, in qualche modo, del consolidamento dei tratti identitari e della missione del nostro Istituto di Alta Formazione Musicale. Questa vocazione si esprime appieno nelle manifestazioni del mese di gennaio che sono, però, il frutto di una elaborazione culturale e artistica che impegna l’istituzione per tutto il corso dell’anno. Fin dall’inizio di questo percorso culturale, la celebrazione della Shoah per il Conservatorio Campiani, non è mai stata mera commemorazione, ma occasione di riflessione e di progetto di futuro. Impossibile pensare la formazione musicale senza la formazione delle persone e delle comunità. Questa sin dall’inizio l’istanza del compianto prof. Sergio Cordibella, fautore convinto di questo progetto, condivisa appieno dall’intera istituzione.
Il percorso della memoria è stato pertanto occasione per approfondire e consolidare la consapevolezza che fare musica non è sicuramente mera professione, non è solo competenza tecnica di alto livello ed espressione del singolo, ma è anche impegno e responsabilità culturale. L’esperienza tragica della Shoah lo ha insegnato appieno: la musica è stata espressione del dolore, della speranza e della solidarietà. Ecco perché impegnare l’intero anno a preparare le manifestazioni di gennaio, accompagnando il progetto artistico alla ricerca storica, lavorando insieme al Liceo Musicale, alla Comunità Ebraica e Sinti e ad altre istituzioni del capoluogo e della provincia, coinvolgendo in primis i nostri giovani, che sono i veri protagonisti degli eventi.
Tutto ciò si realizza grazie all’impegno appassionato di tante persone di grande competenza umana e professionale che conferiscono al programma di eventi proposto una qualità culturale altissima. La professoressa Giovanna Maresta ha grandi meriti in tutto ciò avendo interpretato la direzione artistica delle manifestazioni del Campiani con un impegno straordinario. Con lei ringrazio tutti i docenti e gli studenti, il Maestro Giordano Fermi, presidente dell’Associazione Amici del Conservatorio, il consiglio di amministrazione, la dottoressa Anna Guida e tutto il personale tecnico e amministrativo. Un ringraziamento particolare va al Liceo Musicale “Arco Este” e alla dirigente professoressa Daniela Cremonesi unitamente al prof. Andrea Ranzato con docenti e studenti, alla Comunità Ebraica Mantovana e all’Associazione Sucar Drom, così come a tutte le istituzioni coinvolte.
La finalità di questo nostro impegno corale è sempre una: riflettere sul passato per migliorare questa nostra umanità dolente che pare apprendere con fatica la lezione della storia.
 
M.o Salvatore Spanò, Direttore del Conservatorio
Dott.ssa Francesca Zaltieri, Presidente del Conservatorio
 
Introduzione
 
Anche quest’anno la Rassegna dedicata alla Shoah si rinnova grazie alla collaborazione tra il Conservatorio “Lucio Campiani” e l’Istituto Istruzione Superiore “Carlo d’Arco - Isabella d’Este”, il sostegno delle Istituzioni ed il contributo della Comunità Ebraica di Mantova e dell’Associazione Sucar Drom, come progetto educativo sempre più strettamente legato alla vita ed al cuore profondo della città.
Viene dedicata alla memoria del prof. Sergio Cordibella che di tutto il progetto è stato anima, mente e sostenitore con tutta la sua passione ed intelligenza fin dal suo nascere. Il Memoriale della Shoah mantovana, nato dal lavoro seguito allo studio dei documenti ritrovati negli archivi dell’Istituto “Isabella d’Este” che testimoniano l’espulsione degli alunni e dei docenti ebrei dalla scuola in seguito alle leggi razziali, viene arricchito da una serie di testimonianze orali inedite degli ultimi testimoni mantovani della deportazione, raccolte e fissate in video da un team di allievi e docenti coordinati dal prof. Andrea Ranzato. Una ricerca durata un anno, che costituisce il primo nucleo di una futura Casa delle Memorie che presto diverrà, grazie alla volontà del Comune, patrimonio della città tutta.
Un vero e proprio laboratorio di elaborazione della memoria storica, volto alla solida costruzione di un’identità che permetta di costruire un futuro di valori di pace, solidarietà e rispetto condivisi tra le generazioni. I nomi di coloro che con il convoglio numero 09 dal primo binario della stazione di Man tova partirono il 5 aprile del 1944 alla volta di Auschwitz, compresi quelli di tutti gli ebrei mantovani catturati in altri luoghi, poi deportati e non più ritornati, vengono riascoltati nella composizione di Igor Bianchini, allievo di composizione del Conservatorio, vincitore lo scorso anno del premio Abbado, ad apertura delle rappresentazioni proposte a scuole e famiglie, che culmina nell’appuntamento al Bibiena il 29 gennaio aperto a tutta la cittadinanza. Un Kaddish alla loro memoria segue la lettura, elaborato da Luca Buzzavi, neo diplomato in composizione corale sempre al Conservatorio, e che verrà cantato dal Coro di voci bianche dei ragazzi dei Corsi pre-accademici del Conservatorio e del Liceo Musicale d’Este.
Coro dei ragazzi che da anni rappresenta il centro attorno al quale tutto il progetto Memoria è costruito.
Giovedì 26 gennaio saranno ancora 90 ragazzi del Coro ad accompagnare 90 ragazzi delle scuole superiori in un percorso della Memoria che dalla Stazione ferroviaria attraverso la chiesa di Santa Maria della vittoria e la Rotonda di San Lorenzo giungeranno in Sinagoga. Strade costellate dai canti della tradizione religiosa ebraica, dai canti nati nei ghetti e nei campi di concentramento di tutta Europa e dai canti della tradizione popolare sinti e rom, cui fanno da contrappunto ricordi, testimonianze e riflessioni dei mantovani sopravvissuti alla deportazione e di coloro che per anni hanno vissuto in fuga e nascosti per sfuggire allo sterminio.
Alle formazioni di cantori di Conservatorio e Liceo si affiancheranno gruppi corali di ragazzi cresciuti nel territorio di Mantova e provincia, quali “voci in Festa” e l’ensemble “Giovani in Gamma”, anello educativo fondamentale nel sistema di educazione musicale sempre più diffuso e capillarmente attivo. I lettori saranno Francesca Campo galliani, gli attori della sua Compagnia – che molti di questi testimoni hanno conosciuto e ricordano dalla loro gioventù – e gli allievi dell’Accademia Campogalliani. Una giornata che mira a divenire tradizione da ripetersi ogni anno, coinvolgendo ogni volta gruppi sempre nuovi e più ampi di ragazzi. A conclusione della rassegna, al Bibiena sarà presentata un’opera di Marc neikrug del 1980, Through Roses, monologo per voce recitante ed otto strumenti, costruita su frammenti delle memorie di un violinista sopravvissuto ad Auschwitz. Rappresentata ancora raramente in Italia, ma molto eseguita in tutto il mondo da grandi interpreti come pinchas Zuckerman e lo stesso neikrug, ripresa in un emozionante film con la regia di Jürgen Flimm, protagonista Maximilian Shell, l’opera viene ora presentata per la prima volta in Italia in forma scenica dal Conservatorio e dal Liceo, eseguita dall’orchestra da Camera della Memoria diretta dal maestro Romano Adami e con la partecipazione della Compagnia di Teatro danza di Chiara olivieri e di Marco Galifi nei panni del protagonista. A riflettere sul senso stesso della Memoria sarà infine quest’anno il prof. Bruno Maida, storico dell’Università di Torino, autore di “La Shoah dei bambini”, in cui tra narrazione e storiografia viene ricostruito il dramma dei bambini ebrei che furono vittime tra le vittime. venendo a mancare progressivamente i testimoni diretti, è fondamentale domandarsi quali compiti spettino alle nuove generazioni e quali progetti possano nascere per continuare a trasmettere la conoscenza di un passato tragico in modo da affrontare in modo consapevole tutti i problemi di discriminazione, emarginazione e persecuzione che affliggono il mondo contemporaneo.
La voce del violino appartenuto ai fratelli Levi e che da Auschwitz ritornò insieme a Renzo, il solo sopravvissuto, risuonerà a chiusura dell’incontro per opera del maestro paolo Ghidoni, e grazie alla generosità dell’ingegner Carlo Alberto Carutti che l’ha restaurato e donato al Museo Civico “Ala ponzone” di Cremona.
Giovanna Maresta

 

Per informazioni

   +39 0376.324636

 

Ingresso

Iniziativa didattica riservata agli allievi delle scuole secondarie di secondo grado

 

Dove

Liceo Isabella d'Este
via Rippa 1 - Mantova

Albo pretorio online

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