Dal Medz yeghern alla Shoah: le tappe per la definizione di genocidio

Dal Medz yeghern alla Shoah: le tappe per la definizione di genocidio

 
Conferenza-Concerto
 
Lo storico Marcello Flores (Università degli Studi di Siena) e il docente di diritto internazionale Gabriele Della Morte (Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) discutono, a partire dal Processo di Norimberga e dal Processo Eichmann, di come si è venuto a costituire l’attuale concetto di crimine di genocidio.
Proiezione di parti del documentario originale del Processo di Norimberga restaurato da Sandra Schulberg.
Presenta Andrea Ranzato (Liceo delle Scienze Umane / Liceo Musicale “Isabella d’Este”, Mantova)
 
Al termine della conferenza verranno eseguite composizioni di Padre Komitas, musicista e etnomusicologo armeno, testimone del genocidio del suo popolo.
Federico Genna, pianoforte (Classe del prof. Salvatore Spanò)
Elena Guerreschi, soprano
 
In collaborazione con
ISTITUTO MANTOVANO DI STORIA CONTEMPORANEA
LIBRERIE COOP NAUTILUS MANTOVA

Quando

  • Venerdì, 22 Gennaio 2016 18:00

L'evento fa parte della rassegna "Il Conservatorio per la Settimana della memoria 2016"

Icona del PDF Programma completo della rassegna, Icona del PDF Locandina della rassegna

Il Conservatorio per la Settimana della memoria 2016. Responsabilità, colpe, resistenze, opposizioni: scelte individuali e collettive durante la Shoah

Dal 22 al 28 gennaio 2016

 
Memoria ovvero Responsabilità. Nessuno può chiamarsi fuori. Nessuno può dire “io non sapevo.. mi occupavo del mio”
È questo il monito lanciato dal percorso didattico e culturale proposto quest’anno dal Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” in collaborazione col Liceo Coreutico Musicale “Isabella d’Este” e Istituto “Carlo d’Arco”. Percorso composito di approfondimento, di documentazione, di azione scenica e di musica. Musica a commento, musica a testimonianza, musica a lenimento. Il tema centrale è la figuretta grigia ed insignificante di Adolf Eichmann, il “ragioniere della morte”, l’emblema di quella banalità del male così lucidamente enunciata da Hanna Arendt, quel male dal volto ordinato e rassicurante del grigio burocrate che “fa il suo dovere”, che ordina carte e numeri senza alzare gli occhi dalla sua tranquilla scrivania. Non guarda oltre, non è interessato a comprendere il vasto disegno di sterminio di cui la sua figura è funzionale ingranaggio. Quel male così banale, fatto di carte, di conti, di abitudini, di ordinata quotidianità, di colpevole miopia minaccia anche la contemporaneità. Quel male oggi è nello sguardo distratto alle immagini di tragici cortei di morte da cui l’umanità si svela come epifania dolente nella sembianze di un bimbo con scarpette, maglietta rossa e bragotte abbandonato inerte sulla battigia del mare nostro. Il male è nello sgomento presto dimenticato. Nell’abitudine alle immagini di sofferenza e di morte. Nel richiudersi nelle nostre piccole vite dai tanti problemi quotidiani. Nel chiamarsi fuori... Non saremo proprio noi a dover salvare il mondo!? E invece no! Siamo uomini e nulla dell’uomo può esserci alieno. La nostra umanità ci richiama alla responsabilità dell’altro e quindi alla responsabilità della storia. A questo siamo chiamati: “virtute e canoscenza”. Il racconto del male è duro e scomodo, ma doveroso e il percorso della conoscenza è anche dolore... La musica tuttavia lenisce, accompagna, ritesse e ricompone. Ecco il senso di un percorso articolato di arte e conoscenza che il nostro Conservatorio ha messo in campo insieme al Liceo “Isabella d’Este”. Giovani musicisti e studenti, insieme a docenti appassionati offrono alle scuole e alla cittadinanza una loro produzione culturale ancora una volta di alto profilo, di grande valenza. Il loro impegno è un grande tributo al dovere di una memoria che non può che essere monito per il presente. A loro va la nostra più profonda gratitudine: a questi giovani, ai loro docenti, a tutto lo staff tecnico di supporto, al Presidente Onorario prof. Sergio Cordibella, al Presidente dell’Associazione Amici del Conservatorio Maestro Giordano Fermi, alla Dirigente dell’Istituto Superiore “d’Arco-Este” prof.ssa Maria Rosa Cremonesi, al prof. Andrea Ranzato, a quanti si sono cimentati a vario titolo in questa impresa grande e a quella straordinaria fucina di arte, di idee e di cuore che è la prof.ssa Giovanna Maresta.
 
M.o Salvatore Spanò, Direttore del Conservatorio
Dott.ssa Francesca Zaltieri, Presidente del Conservatorio

 

Per informazioni

   +39 0376.324636

 

Ingresso

libero

 

Dove

Auditorium "Monteverdi"
Via della Conciliazione, 33 - Mantova

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